Dei ventiquattro monasteri edificati con enormi sacrifici in cima a falesie di arenaria, attualmente solo sei sono ancora abitati, in parte recuperati dopo anni di abbandono:
- Agios Nikolaos (San Nicola)
- Agios Stefanos (Santo Stéfano)
- Aghia Triada (Santa Trinità)
- Gran Meteora, o monastero della Trasfigurazione
- Roussanou, o di Santa Barbara
- Varlaam
Meteora si caratterizza per la presenza di numerose torri naturali di roccia. Su diverse di queste torri si sono insediati dei monasteri (a loro volta detti "meteore"), caratteristici per l'ardita costruzione in cima a pareti a picco. Oggi sono funzionanti e visitabili sei monasteri (Agios Stefanos, Agia Triada, Gran Meteora, Varlaam, Roussanou e Agios Nikolaos), oltre un settimo disabitato; altri sono andati distrutti e in parte se ne conservano le rovine.
Fino al secolo scorso i monasteri erano raggiungibili solo con scale a pioli o con sistemi a carrucola, ora ci sono scale in muratura o scavate nella roccia la cui salita è impegnativa, ma non molto faticosa, richiedendo di solito circa dieci minuti. La visita consente ai turisti di vedere alcuni luoghi dei monasteri come la chiesa e, nei più grandi, il museo. Il panorama è sempre molto suggestivo. L'ingresso ai monasteri è a pagamento solo per cittadini non greci (3,00 € nel 2013) per le donne sono a disposizione dei teli da indossare a mo' di gonna per coprire le gambe scoperte o i pantaloni.
La morfologia del luogo e in particolare le torri hanno avuto origine con l'erosione dell'arenaria. Molto probabilmente l'erosione è iniziata a opera del delta di un fiume che 25 milioni di anni fa sfociava nel mare che copriva l'attuale pianura della Tessaglia. Poi i rilievi sono stati modellati dall'acqua e dal vento, giungendo alla formazione di quattro gruppi di torri alte fino 400 metri. Per la particolare conformazione rocciosa Meteora è oggi meta di scalatori provenienti da tutto il mondo.
Meteora è sede di uno dei principali raggruppamenti di monasteri della Grecia, secondo solo a quello del monte Athos. I primi insediamenti risalgono all'XI secolo, quando i primi eremiti occuparono alcune grotte nei fianchi dei dirupi.
Nei pressi della formazione rocciosa detta "Dupiani", agli inizi del XII secolo si formò una comunità di asceti che dette avvio ad uno stato monastico organizzato.
Nel XIV secolo, allo scopo di difendersi dai turchi, furono costruiti monasteri sulle cime di rocce inespugnabili. Si narra che Atanasio, nel fondare il monastero della Trasfigurazione (Gran Meteora) con le severe regole monastiche del monte Athos, abbia chiamato "Meteoro" la roccia a base dell'edificio, dando così origine al termine di meteora ancora oggi in uso.
Dopo un periodo di proliferazione e di ampliamento dei monasteri, il passare del tempo e le calamità, come le incursioni di vari conquistatori, condussero al declino molti di essi, in particolare dopo il XVII secolo.
Tutti e ventiquattro i monasteri sono situati in cima alle falesie chiamate Meteore, e molti di questi sono accessibili attraverso scalinate ricavate all'interno delle formazioni rocciose. Furono creati per monaci e suore che seguivano l'insegnamento della Chiesa Ortodossa Greca. Dei sei monasteri ancora intatti, il Sacro Monastero di Santo Stefano e il Monastero Roussanou sono abitati da suore.
- Sacro Monastero del Grande Metereon, è il più grande dei monasteri che si trovano nella località di Metéora.
- Sacro Monastero di Varlaam
- Sacro Monastero di Rousanou - Santa Barbara, fondato intorno alla metà del 16° secolo e decorato intorno al 1650.
- Sacro Monastero di San Nicholas Anapausas, costruito nel 16° secolo, è una piccola chiesa. Fu decorato da un pittore cretese, Theophanis Strelitzas, nel 1527.
- Sacro Monastero di Santo Stefano
- Monastero della Sacra Trinità, situato in cima ad uno strapiombo, fu edificato nel 1475 e ristrutturato nel 1684, nel 1689, poi nel 1692 e ancora nel 1741.
Agios Nikolaos sorge nella parte occidentale delle falesie di Meteora sopra il villaggio di Kastraki, in cima a una formazione rocciosa alta 80 metri. L'accesso agli edifici è costituito da un sentiero che accede ai piedi della rupe con 143 gradini e di una scala di 85 gradini scavati nella parete rocciosa. Dal monastero si gode una vista mozzafiato.
Agios Stefanos venne fondato da un eremita di nome Iérémias (Geremia) intorno al 1191. Possiede due chiese, delle quali una, catholicon, costruita nel 1798 sul modello delle chiese del monte Athos (a tre conchiglie e doppio esonartece), dove sono custodite le reliquie di san Haralambos che dovrebbero portare a guarigione. Il monastero venne parzialmente distrutto nel corso della seconda guerra mondiale. Abbandonato agli inizi degli anni 1960, è stato ripopolato a partire dal 1962 da una comunità di monaci.
Il Monastero Aghia Triada (greco Η Μονή Αγίας Τριάδος, Monastero della Santa Trinità) è un monastero ortodosso della Grecia centrale, a nord-est della città di Kalambaka. È il più vecchio tra quelli presenti a Meteora, essendo stato costruito nel 1476. Si trova nella parte superiore di un pinnacolo roccioso alto oltre 400 metri e fa parte del gruppo di 24 monasteri costruiti a Meteora, uno dei più antichi ancora esistenti dei monasteri delle Meteore (Meteora significa "sospeso in aria" in greco). Sei dei 24 monasteri sono ancora attivi e aperti ai visitatori.
La Gran Meteora, o monastero della Trasfigurazione, è un monastero cristiano ortodosso, che fa parte dei monasteri delle Meteore, siti in Grecia, nella regione della Tessaglia. Situato a 534 m s.l.m., vi si accede a mezzo di scale scavate nella roccia.
Una prima cappella esisteva sin dal XIV secolo, fondata da sant'Atanasio delle Meteore. Il monastero attuale è stato fondato nel 1536 e costruito tra il 1545 e il 1582 sull'esempio delle chiese del Monte Athos (a 3 conchiglie e a doppio esonartece). La cappella originaria è stata integrata nella chiesa attuale come santuario e decorata con affreschi del XIV e XV secolo.
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