lunedì 29 luglio 2013

Il Monferrato Alessandrino

Il territorio della provincia di Alessandria è per 3/4 montuoso o collinare. A nord il basso Monferrato si caratterizza per una immensa distesa di colline del Monferrato e valli in cui scorrono il fiume Po e il Tanaro. Al centro è situata una fertile pianura attraversata dal Tanaro, dal Bormida e dai loro affluenti. A sud-ovest ancora le colline della Val Bormida, della Val d'Erro e della Val d'Orba, e della val Lemme che si congiungono con i monti dell'Appennino Ligure. A sud-est le zone collinari del novese e del tortonese, con le valli dello Scrivia e dei suoi affluenti, in primis la val Borbera e la valle Spinti costituiscono le estreme propaggini dell'Appennino Ligure, sui quali la provincia confina con quella di Genova. Poco lontano dal confine con la Lombardia scorre il Curone che divide la pianura alessandrina-tortonese dall'Oltrepò Pavese; inoltre è delimitata brevemente dallo Staffora. Il punto più elevato è il Monte Ebro che raggiunge i 1.701 m, il meno elevato il comune di Molino dei Torti che si trova a 76 m d'altezza.

Giarole da Villabella Monferrato

Giarole (Giaròli in piemontese) è un comune di 701 abitanti della provincia di Alessandria. È sede del castello Sannazzaro, voluto da Federico Barbarossa nel XII secolo. Trasformato in residenza di campagna (1854) in stile neogotico e neorinascimentale, conserva la cappella con una pala del Moncalvo. Il maniero fa parte del sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.

Mirabello Monferrato

Vi è una probabile continuità insediativa tra il nucleo più antico di Mirabello, il «recinto», che sorge su un modesto rilievo al centro di un avvallamento delimitato dai torrenti Garavalde e Campostrina, e il luogo fortificato designato in un diploma imperiale del 1083 come «castellum» di Mirabello. All’interno dello spazio insediativo originario, è ipotizzabile che con il tempo si sia determinata una distinzione tra dimora signorile e un più ampio spazio fortificato destinato a ospitare la popolazione, ossia tra «castrum» e «receptum». Nelle fonti notarili e cronachistiche dei secoli XVI e XVII, l’uso dei termini «receptum» e «recinto» per indicare un nucleo centrale ben individuato del villaggio appare in ogni caso largamente affermato (Sergi 1986, pp. 400-401). A differenza delle fonti odierne, le fonti antiche documentano un popolamento articolato in numerosi nuclei insediativi.

Mirabello Monferrato

La Consegna di bocche umane e bestiami redatta nel 1734, ad esempio, menziona, in un ordine che corrisponde a quello adottato nello spostarsi di casa in casa per ricevere le dichiarazioni dei capifamiglia «consegnanti» le seguenti «contrade»: Piano, Balestra, Pero, Chioso, Fittaria, Motta, Barbacaneva, Ponte dei Bai, Recinto, Peschiera, Rovere, Sant’Orsola, Barbacana, Borgonovo, Martina, Cascine del Follone, Ronco, Cortella, Nespolo, Colombaro.

Conzano da Lu Monferrato (Explore 20.04.2013 #183)

Conzano (Consan in piemontese) è un comune di 1.004 abitanti della provincia di Alessandria. Nel corso del Novecento numerosi Conzanesi sono emigrati in Australia, soprattutto nel Queensland. La piazza principale del paese, dove è situato il Municipio. è stata denominata Piazza Australia per ricordare l'emigrazione dei Conzanesi . Di particolare rilievo artistico è Villa Vidua, donata dal conte Carlo Vidua, viaggiatore ed esploratore del XIX secolo. Risalente al XVIII secolo, ha in prospetto principale tre ordini di logge ed è dotata di una Stanza dei cinesi. Ospita il Centro Culturale Fondazione Enrico Colombotto Rosso ed è inserita nel sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.

Camagna da Lu Monferrato

Camagna Monferrato (Camagna in piemontese) è un comune di 543 abitanti della provincia di Alessandria. È un centro di origine longobarda. Il nome deriva da "Ca' Magna", cioè "casa grande". La Chiesa Parrochiale, ricostruita più volte, venne eretta infine, tra il 1885 ed il 1890. Si può ammirare la monumentale cupola che sovrasta maestosa gran parte del Monferrato Casalese.

Camagna Monferrato

Si presenta col suo aspetto ottocentesco, con abside, transetti e cupola dovuti all'architetto Caselli di Fubine. In stile romanico il campanile rappresenta, invece, la parte più antica della chiesa, benché sia stato sopraelevato nel settecento. All'interno, sopra la porta d'ingresso, c'è una grande pala di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, che raffigura la SS. Trinità con la Vergine e San Giuseppe. La dedica della chiesa a Sant'Eusebio, vescovo di Vercelli, sottolinea la sua originaria appartenenza a quella diocesi e ne data la probabile origine al periodo in cui iniziò a diffondersi il culto di quel Santo.

Lu Monferrato

Lu (Lu in piemontese, pronuncia IPA /ly/), noto anche come Lu Monferrato, è un comune italiano di 1.212 abitanti in provincia di Alessandria. Si trova nel Basso Monferrato Casalese e occupa una superficie di 2170 ettari. Dal punto di vista geografico, Lu è al centro di due triangoli: a circa 20 chilometri da Alessandria, Casale Monferrato e Asti e a circa 100 chilometri da Torino, Milano e Genova. Panorama da Lu Monferrato

La preistoria di Lu deve essere ricercata lungo il corso del torrente Grana, dove sorgeva (secc. I-IV) la Villa Romana dei Metilii (da cui deriverebbe il nome Mediliano). In questa zona è stata rinvenuta un'area funeraria paleocristiana (secc. V-VIII) da cui è emersa la più antica epigrafe cristiana tra quelle riaffiorate nel Piemonte meridionale. Recenti studi archeologici hanno sottolineato l'importanza della pieve carolingia di San Giovanni di Mediliano (secc. IX-X). In quella stessa zona, secondo la tradizione, avvenne il miracolo del campo di grano maturo in gennaio: da allora il vescovo martire san Valerio è diventato patrono del paese.

Il Campanile di Lu Monferrato


Le vicende storiche di Lu sono le stesse dell'intero Monferrato Casalese: insediamenti celtici, romani, franchi, seguiti poi dal dominio degli Aleramici, dei Paleologi, dei Gonzaga, dei Savoia. La prima attestazione del paese è del 1028, dove compare con il nome di Lugo. L'attuale paese di Lu nasce come curtis (azienda agricola organizzata) nei secoli XI-XII sul più alto dei colli circostanti, successivamente (sec. XIII) diventa un vero e proprio castrum (deposito agricolo e baluardo militare) e infine (sec. XIII) un borgo con piazze, rioni e chiese (San Pietro, San Nazario, San Giacomo), il tutto racchiuso da un'ampia cinta muraria. Per la sua posizione strategica (la più alta collina del basso Monferrato Casalese e la posizione di guardia rispetto alla pianura alessandrina) fu possesso ambìto dai vari nemici che si affrontarono su queste terre, provocando spesso distruzioni e miseria (come il conflitto tra Paleologi e Marchese di Saluzzo nel Trecento, ed il conflitto franco-asburgico nel Cinquecento). Nonostante le distruzioni dei vari predoni (antichi e moderni), la struttura urbana si è mantenuta abbastanza integra fino ai giorni nostri, e dà modo di riconoscere strade, palazzi, contrade e chiese citate nei documenti antichi.

Strada Provinciale 66 (Lu Monferrato - Conzano)

Il nome di LU ha dato luogo a una serie di tradizioni con cui si è tentato di giustificare un nome così strano (LV come Lega Quinta, Legio Quinta, 55º miglio ecc.). L'analisi storica, toponomastica e linguistica è ormai giunta alla conclusione che il nome di LU derivi dalla contrazione di LUCUS, termine latino con cui i Romani chiamavano genericamente i boschi sacri alle divinità, che spesso racchiudevano un tempietto-sacrario dedicato agli dèi. Nei primi documenti storici, per fare riferimento alla collina su cui sorgeva l'attuale Lu si fa riferimento a nomi come LUGO, CASTRUM LUGI, LUH, LUCO, LUNO. Quindi è molto probabile che LU sia una contrazione di questi nomi. Che da LUCUS derivi LU non deve apparire strano, come ha dimostrato Franco Zaio, come normale evoluzione del suono latino nel suono piemontese (e come confermò anche Camillo Brero, appassionato cultore del dialetto piemontese). Quindi, a scanso di equivoci, LU deriva da LUCUS, da un “boschetto sacro” che doveva essere anche “molto illuminato”.

Fonte dei testi: Wikipedia e Portale del Comune di Mirabello Monferrato

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